assorbimento
Fenomeno del passaggio di sostanze liquide, disciolte o gassose, nel mezzo interno (sangue o linfa) attraverso una membrana organica qualunque e, in partic., attraverso l’epitelio intestinale. In virtù dell’a. si ha la penetrazione nell’intimo dell’organismo di materiali nutritivi (a. digestivo), di farmaci, di tossici, ecc. Anche la respirazione, per quanto riguarda la penetrazione dell’ossigeno dell’aria attraverso la membrana rappresentata dall’epitelio polmonare, è un fenomeno di assorbimento. A. digestivo: i prodotti della digestione attraversano l’epitelio dei villi intestinali, passano nei vasi chiliferi e nei capillari sanguigni che costituiscono l’asse del villo e raggiungono la grande circolazione percorrendo due vie: il dotto toracico, che si apre nella vena succlavia sinistra, e il sistema della vena porta. La via linfatica rappresenta la via principale di trasporto e di a. dei lipidi (sotto forma di glicerina e acidi grassi); sali, zuccheri e protidi (sotto forma di peptoni e amminoacidi) seguono invece la via venosa. Il meccanismo dell’a. è complesso, regolato non solo da leggi chimico-fisiche, ma anche dall’attività selettiva dell’epitelio assorbente. A. farmacologico: il complesso dei fenomeni per cui un farmaco dall’esterno dell’organismo arriva nel sangue (a. esterno) e poi giunge a livello della sua sede d’azione (a. interno). Dipende dalle proprietà chimiche e fisico-chimiche del farmaco e da quelle della via d’introduzione.