assiepare
. Il verbo è attestato nel sec. XIV non tanto col valore proprio di " cingere di siepe " quanto con quello traslato di " circondare ", " ostruire ". In virtù di una costruzione non comune, messa in rilievo dal Parodi, acquista un senso ancora diverso in If XXX 123 E te sia rea la sete onde ti crepa / ... la lingua, e l'acqua marcia / che 'l ventre innanzi a li occhi sì t'assiepa!, nel corso di una tenzone verbale di crudo sapore comico (si noti la rima aspra con epa e crepa) : l'acqua marcia ingrossa il ventre dell'idropico Sinone deformandolo in una sorta di siepe alta davanti ai suoi occhi : " facit tibi saepem de ventre " (Benvenuto); " D'idropico o di donna gravida i toscani dicono che ha la pancia agli occhi " (Tommaseo).
La variante ti si assiepa (Crusca, Foscolo) suppone ventre come soggetto della proposizione (cfr. Petrocchi, ad l.).
Bibl. - Parodi, Lingua 265.