Djebar, Assia
Djebar, Assia. – Pseudonimo della scrittrice, saggista e regista algerina Fatima-Zohra Imalayène (n. Cherchell, Tipasa, 1936). Dopo gli studi nelle scuole algerine di lingua francese, si trasferisce in Francia, dove nel 1955 entra, prima donna d'origini magrebine a riuscirvi, presso l'École normale supérieure de jeunes filles e nel 2005 viene letta all'Académie française. I suoi tre romanzi più importanti – Les Alouettes naïves (1967; Trad. it. L'amore, la guerra, 2010), Femmes d'Alger dans leur appartement (1980; trad. it. 2007) e Loin de Médine (1991; trad. it. 2002) –, caratterizzati da una scrittura lirica e viscerale, sono tutti costruiti sulle difficoltà della figura femminile nel contesto culturale e religioso del Nordafrica magrebino, dalla morte del profeta Maometto all'indipendenza dell'Algeria. Un tema che rimane nei più recenti lavori, La Femme sans sépulture (2002), La Disparition de la langue française (2003), Nulle part dans la maison de mon père (2007), che però conciliano il problema dell'oppressione femminile con il recupero delle radici etniche e linguistiche dell'Algeria offrendo una prosa pacificata, non di rado improntata alla musicalità del verso che tenta di riecheggiare quella dei luoghi e delle genti descritte.