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assenso

Dizionario di filosofia (2009)
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assenso


Atto della mente che aderisce in modo immediato all’evidenza di un’impressione. L’a. è quindi spontaneo, ma implica la volontà e, quanto meno l’impressione è chiara, tanto più nasce la possibilità dell’errore. Come termine filosofico, corrisponde al latino assensus, usato (per es., Cicerone, Academicorum reliquiae, II, 57) per tradurre il termine greco συγκατάϑεσις, il quale, nella concezione stoica, indica la funzione spirituale che riconosce i dati del senso come veramente reali. Tale attribuzione del carattere di realtà alla rappresentazione sensibile è, per gli stoici, libera, di una libertà che ha importanza fondamentale per la risoluzione del problema pratico. Opponendosi a questo concetto della συγκατάϑεσις, gli scettici propugnavano invece la ἐποχή, la «sospensione» dell’a. (Sesto Empirico, Adversus mathematicos, VIII, 39, 7). La nozione dell’a. passò nella filosofia cristiana per definire la fede come un «pensare con assentimento» (Tommaso d’Aquino), cioè come accettazione volontaria di verità rivelate. Occam sottolineò l’aspetto volontaristico dell’a. mettendolo in rapporto con la possibilità d’errore. Questa impostazione fu poi ripresa da Descartes (Principia philosophiae, 1644, I, 34-35) e Locke (Saggio sull’intelletto umano, 1690, IV, 15, 2-3), secondo i quali l’a. è un atto della volontà che afferma o nega le idee presentate dall’intelletto.

Vedi anche
stoicismo Nella storia del pensiero antico, la dottrina e la tradizione che si collega a Zenone di Cizio e alla sua scuola, così chiamata perché Zenone e i suoi successori usavano adunarsi nella Stoà Poikìle. 1. Periodizzazione Storicamente nella scuola stoica si possono distinguere tre grandi periodi. Il primo, ... fede diritto fede pubblica Bene giuridico protetto dalle norme disciplinanti i delitti di falso (➔ falsità). È definita pubblica la fede integrante un fenomeno collettivo permanente, un peculiare atteggiamento morale o un costume sociale, privata quella che costituisce un fatto contingente e individuale. ... scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse scuole scettiche greche ed ellenistiche la cui tradizione fu iniziata da Pirrone di Elide. Il termine deriva dal ... Marco Tullio Ciceróne Ciceróne, Marco Tullio (lat. M. Tullius Cicĕro). - Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. Cicerone, Marco Tullio - Formia 7 dic. 43 a. Cicerone, Marco Tullio). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico ...
Altri risultati per assenso
  • catalessi
    Enciclopedia on line
    (o catalessia) Filosofia Atto della conoscenza con cui, secondo gli stoici, il pensiero apprende effettivamente la realtà; ha luogo quando il logos dà il suo assenso a una rappresentazione. Psichiatria Disturbo relativamente frequente nella catatonia, consistente nella tendenza a mantenere a lungo, ...
Vocabolario
assènso
assenso assènso s. m. [dal lat. assensus -us, der. di assentire «approvare»]. – 1. L’assentire, approvazione, e le parole o l’atto con cui si approva: dare, negare il proprio a.; un cenno, un mormorio di a.; per i minorenni è necessario...
aspettanza
aspettanza s. f. [der. di aspettare], letter. – Aspettazione, attesa: un mormorio D’assenso di preghiere e d’aspettanza Levossi intorno (Carducci).
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