assemprare (assemplare)
In Vn I Sotto la... rubrica io trovo scritte le parole le quali è mio intendimento d'assemplare in questo libello, vale " trascrivere ", " riprodurre ", significato ampiamente testimoniato nel linguaggio notarile del Duecento (cfr. Schiaffini, Testi 257; Castellani, Nuovi testi 231 e glossario, sub v.), ma anche nella poesia (Cavalcanti Io non pensava 44 " Canzon, tu sai che de' libri d'Amore io t'asemplai "). In questo passo della Vita Nuova alcuni commentatori (Luciani, Fraticelli, Casini) preferirono adottare la forma ‛ assembrare ', interpretando il verbo anche nello stesso senso di ‛ assembrare ' (v.); ma cfr. nota del Barbi, ad l.
In If XXIV 4 è usato con lo stesso significato, ma in contesto figurato: In quella parte del giovanetto anno / ... quando la brina in su la terra assempra [" imita ", " copia "] / l'imagine di sua sorella bianca, la neve.