assaggiare
In senso proprio, per " gustare un cibo ", s'incontra in Fiore CXXI 8 ma s'alla villa [in città] buon morsel [boccone] s'arresta, / e' pur convien per forza ch'i' n'assaggi.
In senso figurato in Fiore XXXIII 13 Non sa che mal si sia chi non assaggia / di quel d'Amor, ond'i' fu' quasi morto.
Con valore chiaramente traslato dal gusto al senso della vista, in Pg II 54 La turba che rimase lì, selvaggia / parea del loco, rimirando intorno / come colui che nove cose assaggia. Come afferma il Cesari, a. " qui importa tastare coll'occhio: che chi vede di tratto cose nuove, passa sopra tutte, senza fermarsi in nessuna ".
Nel senso di "mettere alla prova " qualcuno, in Fiore LXI 4 avanti ch'ella dica: ‛ Amico, tieni / delle mie gioie ', più volte t'assaggia.