aspirare
Verbo intransitivo nel significato di " desiderare ", " anelare vivamente a ottenere una cosa ". Ricorre solo in Pg XXXI 24 i mie' disiri /... ti menavano ad amar lo bene / di là dal qual non è a che s'aspiri. Il bene verso il quale Beatrice aveva indirizzato D. è il Sommo Bene, Dio, oltre il quale non VI è alcuna cosa a cui più si possa aspirare. Dice il Tommaseo: " Il bene perfetto acquista totalmente l'appetito; altrimenti non sarebbe l'ultimo fine, se cosa restasse tuttavia da appetire. Bisogna che l'ultimo fine riempia così tutto l'appetito dell'uomo, che nulla rimanga fuor di lui da appetire ". Cfr. anche Boezio (Cons. phil. III X 7): "Deum, rerum omnium principem, bonum esse communis humanorum conceptio probat animorum; nam cum nihil Deo melius excogitari queat, id quo melius nihil est bonum esse quis dubitet? ".