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ASPIDIUM

di Adriano Fiori - Enciclopedia Italiana (1929)
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ASPIDIUM (dal gr. ἀσπίς, -ίδος "scudo"; ted. Schildfarn)

Adriano Fiori

Genere di Felci della famiglia Polipodiacee, istituito dallo Swartz nel 1801, quando già dal 1799 il Roth aveva per le stesse piante proposto il nome Polystichum, che quindi ha diritto di priorità. Successivamente esso fu suddiviso, in base ai caratteri dell'indusio, nei due generi Hypopeltis e Nephrodium, poi di nuovo unificato distinguendone il genere Dryopterin. Il numero delle specie attribuibili ad Aspidium varia quindi secondo il criterio seguito nella sua delimitazione, e così, nel senso più ristretto, esso conta circa 138 specie, nel senso più largo sino 990, sparse su tutto il globo.

Includendovi i Nephrodium, l'Aspidium è rappresentato in Italia da otto specie, tra cui due molto abbondanti nei luoghi freschi e ombrosi dei nostri monti. Queste sono l'A. filix-mas Sw. (volg. Felce maschio) e l'A. aculeatum Sw. (volg. Felce maschio minore). Benché simili, per avere numerose foglie allungate e bipennatosette, differiscono queste due felci per i lobi fogliari, che nell'A. filix-mas sono rotondati e con denticini ottusi, nell'A. aculeatum invece angolosi e con denti e apice acuti, quasi aristati. L'indusio che ricopre gli sporangi nel primo è reniforme e attaccato al lobo per una piega che va dal margine al centro, nel secondo è circolare e attaccato solo pel centro. Sono ornamentali, spesso usate per fare corone; la Felce maschio (v.) ha anche importanza medicinale.

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