ASINIO GALLO (C. Asinius Gallus Saloninus)
Figlio di A. Pollione, il celebre oratore, e marito di Vipsania Agrippina, moglie in prime nozze di Tiberio (che l'aveva dovuta a malincuore ripudiare per sposare Giulia), fu per tale motivo e per la sua ambizione oggetto di odio da parte di questo imperatore (Tac., Ann., i, 12). Morì nel 33 d. C. (Tac., Ann., vi, 23). Fu tresvir monetalis nel 15, console nell'8 e proconsole in Asia attorno all'1. a. C.; il suo nome compare su alcune monete del periodo augusteo.
Il ritratto ci è offerto da un tipo monetale coniato a Temnos, durante il proconsolato d'Asia. Il profilo ha qualche somiglianza con quello di Augusto, da cui però si distingue per il cranio prominente e per il naso "all'insù", particolare quest'ultimo che permette di non confondere A. con i prìncipi della famiglia giulio-claudia effigiati su monete in quel periodo.
Bibl.: W. H. Waddington, Mélanges de Numismatique et de Philologie, Parigi 1961, p. 145 ss.; J. J. Bernoulli, Römische Ikonographie, I, Stoccarda 1882, p. 268, Münztaf. V, n. 112.