ASCITE (gr. ἀσκίτης [νόσος] "idropisia" da ἀσκός "otre"; fr. ascite; sp. ascitis; ted. Bauchwassersucht; ingl. ascites)
Sotto questa denominazione s'intendono i versamenti liberi nel cavo addominale determinati o da infiammazione della sierosa peritoneale (peritoniti), o da stasi meccanica nel circolo della vena porta (cirrosi epatica, tumori dell'ilo del fegato), o da stasi nel circolo venoso generale (malattie di cuore scompensate), o da malattie dei vasi capillari, o da malattie renali (nefriti), o da ostacolata circolazione del chilo nel dotto toracico.
I sintomi clinici che caratterizzano tali versamenti sono fondamentalmente i seguenti: l'addome appare tumefatto in forma di otre, la pelle è liscia, splendente, talora smagliata, l'ombelico prominente; sulla superficie cutanea, nei casi di ostacolato circolo portale (cirrosi epatica), si disegna un caratteristico reticolo venoso (v. caput medusae); talora coesiste edema dello scroto e degli arti inferiori (tumori addominali retroperitoneali, malattie di cuore, anasarca nefritico); alla palpazione la presenza di liquido endoperitoneale viene dimostrata applicando le mani ai due lati del ventre e imprimendo con una di esse un piccolo colpo sulla parete: questo viene trasmesso in forma di fiotto all'altra mano alla percussione si rileva con i cambiamenti di decubito, la presenza di un'ottusità mobile che in posizione supina occupa le regioni laterali dell'addome e l'ipogastrio, con un limite superiore arcuato a concavità superiore, per mezzo della puntura esplorativa si estrae liquido dal cui esame si diagnostica la natura del versamento. Nel caso si tratti di un essudato (peritonite), il peso specifico oltrepassa 1012, il contenuto in albumina è superiore al 2%, il sedimento, ottenuto per centrifugazione, è costituito da numerosi globuli bianchi e da qualche globulo rosso; nel caso di trasudato il peso specifico è inferiore a 1012, l'albumina non supera il 2%, il sedimento è formato da rari linfociti, globuli rossi e cellule di sfaldamento endoteliale; qualche volta il liquido ha un aspetto opalescente, lattiginoso, per essere costituito o da chilo puro (versamenti chilosi) o da liquido contenente gran quantità di cellule degenerate in grasso (versamenti pseudochilosi).
La cura dell'asciteè diversa a seconda della sua natura e quindi della causa che l'ha prodotta. Fin che è possibile si suole preferire la cura medica; solo quando il versamento è molto abbondante, si ricorre alla cura chirurgica che consiste nella sua evacuazione per mezzo di puntura con un trequarti (v. paracentesi).