Ascesso che si forma in corrispondenza della parete posteriore della faringe e che può essere dovuto ai comuni piogeni (ascesso caldo) o al bacillo tubercolare (ascesso freddo). Nel primo caso si tratta in genere di lattanti o di bambini i quali, dopo una tonsillite, una rinofaringite o una affezione infiammatoria delle prime vie respiratorie, presentano segni di sepsi generalizzata, febbre continua, difficoltà alla respirazione e alla deglutizione; obiettivamente si rileva, nella parete posteriore della faringe, una tumefazione arrossata, tumida, molle, dolente. La terapia si basa sull’incisione dell’ascesso e la guarigione è la regola. In caso di ascesso freddo, per lo più connesso alla presenza di una lesione tubercolare a carico di una vertebra cervicale, alla sintomatologia precedente si associa un discreto grado di rigidità nucale. La terapia si basa in questo caso, oltre che sullo svuotamento dell’ascesso, anche sulla terapia specifica per le lesioni tubercolari.