VITTOZZI (o Vitozzi), Ascanio
Architetto militare e civile, nato a Orvieto verso il 1539, morto a Torino il 23 ottobre 1615. Si hanno notizie precise e dirette della sua vita e della sua attività soltanto per gli anni in cui egli dimorò in Piemonte, cioè dal 1584 alla sua morte. Si sa che, prima, egli era stato capitano nella battaglia di Lepanto, aveva militato sotto Prospero Colonna e combattuto a Tunisi e in Portogallo, dedicandosi in pari tempo all'arte delle fortificazioni. Quando si recò in Piemonte, egli era già assai noto come ingegnere militare. Dal complesso degli indizî biografici e stilistici, appare certo che egli si sia formato a Roma. In Piemonte continuò la sua carriera militare, e svolse in pari tempo una notevole attività come architetto civile e militare. Al V. si devono i progetti delle chiese del Monte dei Capuccini, del Corpus Domini, della SS. Trinità, dell'oratorio dello Spirito Santo a Torino, dell'eremo dei camaldolesi sulla collina torinese, del santuario di Vicoforte presso Mondovì; a lui si deve il progetto e la costruzione di Piazza Castello e dell'inizio della Strada Nuova (poi Via Roma), secondo i vasti piani di assestamento urbanistico vagheggiati e voluti da Carlo Emanuele I.
Questi monumenti oggi si presentano sotto aspetti che non corrispondono interamente a quelli pensati dal V.: le chiese dello Spirito Santo e del Corpus Domini furono condotte a termine da Carlo Castellamonte, che, succeduto al V. nella carica di architetto ducale, continuò pure i suoi disegni per la città nuova; così il santuario di Mondovì non fu che iniziato dal V. e fu ripreso e compiuto in parti essenziali, quali la cupola, da Francesco Gallo nel '700. Tuttavia il V. ebbe una parte di primo ordine nel determinare gli orientamenti e gli aspetti della prima architettura barocca piemontese.
Bibl.: C. Promis, Gli ingegneri militari in Piemonte, in Miscellanea di storia italiana, XII, 1871, pp. 584-91; C. Danna, Vita di A. V., Torino 1882; id. e G. C. Chiecchio, Storia artistica del santuario di Mondovì, ivi 1891; G. Claretta, I primordi del santuario di Mondovì e il capitano A. V., in Atti dell'Acc. "La nuova Fenice", Orvieto 1893; A. Baudi di Vesme, L'arte negli stati sabaudi (1580-1650), in Atti della Soc. piemontese di arch. e belle arti, XIV (1932), pp. 742-43; C. Bricarelli, L'influenza di Roma nell'architettura barocca in Piemonte, in Civiltà cattolica, fasc. novembre 1930, p. 209 segg.