Ecclesiastico italiano (Benevento 1583 - Napoli 1666). Cameriere segreto di papa Urbano VIII nel 1623, F. seguì Francesco Barberini, nipote del pontefice, nelle legazioni di Francia e di Spagna. Tornato a Roma ed eletto canonico della basilica vaticana, entrò a far parte di varie congregazioni ecclesiastiche. Dall'esperienza maturata all'interno della Curia romana nacque l'idea de Il Favorito (scritto prob. tra il 1624 e il 1633), un breve trattato i cui temi centrali riguardano il primato della vita politica e quello della conservazione e del mantenimento del ruolo raggiunto. Nel 1641 il F. fu creato cardinale e nominato arcivescovo di Napoli:il suo appartenere al partito 'filofrancese' determinò non pochi momenti di tensione nei rapporti con i governanti spagnoli del Regno e, in più di un'occasione, il cardinale giunse vicino alla rottura delle relazioni diplomatiche per difendere le prerogative ecclesiastiche. Il F. è anche noto per essere stato uno dei principali protagonisti della rivolta napoletana del 1647-48 contro il malgoverno dei funzionari spagnoli.