HORN, Arvid Bernhard
Uomo di stato svedese, nato a Vuorentaka (Finlandia) il 6 aprile 1664, morto a Ekebyholm (Upland) il 17 aprile nel 1742. Prese parte come ufficiale alle campagne di Carlo XII nel 1700-06 e fu adoperato pure come diplomatico. Nel 1706 ritornò in Svezia in qualità di consigliere reale, e nel 1710 era presidente della Cancelleria. Durante gli anni 1709-15, che Carlo XII passò in Turchia, H. rimase alla direzione del governo svedese; ma la sua politica non fu approvata da Carlo XII e, benché egli non fosse deposto dalla sua carica, non ebbe più parte nella politica degli anni 1715-1718, trascorsi fra il ritorno e la morte del re. Nel rivolgimento seguito alla morte di Carlo, H. certamente ebbe parte, ma le fonti non ci dicono nulla sul suo atteggiamento. Un conflitto sorto con la regina Ulrica Eleonora lo costrinse a dare le dimissioni nel 1719; ma dopo che egli si fu adoperato fra i nobili per l'elezione del re Federico I, fu fatto di nuovo presidente della Cancelleria e consigliere di stato. Da quel tempo fino alla sua caduta egli fu il vero re di Svezia. Era un tipico rappresentante dell'aristocrazia svedese; e perciò tutti i piani per accrescere il potere del re a spese del Consiglio di stato trovavano in lui un oppositore. Nella politica estera ricercava l'alleanza con le potenze occidentali; e per opera sua la Svezia si unì nel 1727 con la cosiddetta Alleanza Annoveriana, cioè con l'Inghilterra e la Francia. Le sue direttive, tanto in politica interna quanto in quella estera, e il suo carattere estremamente prudente lo facevano avversario del cosiddetto partito di Holstein, che, d'accordo con la Russia, voleva eleggere il duca Carlo di Holstein a principe ereditario di Svezia. Ma col mutare della situazione internazionale in Europa, mutò anche la situazione parlamentare in Svezia. Durante la guerra di successione di Polonia, nel 1733-35, e durante la guerra russo-turca che le seguì, si fecero fortemente valere in Svezia tendenze di guerra contro la Russia, per opera del partito dei hattar, che predominava completamente nella Dieta, nel 1738-39. Una commissione della Dieta prese nelle sue mani la politica estera, e H. si vide costretto nel 1738 a dimettersi dalle sue cariche.
Bibl.: S. Grauers, A. B. H., I, Göteborg 1920; C. S. Malmström, Sveriges politiska historia från konung Karl XII.s död till statshvälfningen 1772, I-II, Stoccolma 1893-95.