ARTURO I, duca di Bretagna
Nato nel 1187 da Costanza erede di Bretagna, e da Goffredo d'Inghilterra, figlio del re Enrico II e fratello di Riccardo Cuor di leone e di Giovanni Senzaterra, venne al mondo sette mesi e mezzo dopo la morte di suo padre. Ebbe vita breve e infelicissima, perchè, fanciullo indifeso e malconsigliato, si trovò ad essere uno strumento nelle mani del re di Francia, Filippo Augusto, e oggetto di sospetto e di odio da parte dello zio Giovanni Senzaterra. Morto Riccardo Cuor di leone (1199), la successione al trono d'Inghilterra rimase contestata fra il duca dodicenne e lo zio Giovanni, il quale però fu riconosciuto come sovrano e prese a perseguitare il nipote. Arturo allora chiese e ottenne assai facilmente la protezione di Filippo Augusto, che se ne valse per opporlo, come possibile pretendente, al suo vassallo, il re d'Inghilterra. Già erano scoppiate le ostilità, quando improvvisamente Filippo Augusto si mise d'accordo con Giovanni Senzaterra (pace di Goulet, maggio 1200) sacrificando il suo protetto, il quale però trovò valido appoggio presso i feudatarî del Poitou, guidati da Guglielmo des Roches. Ma poco dopo (aprile 1202) scoppiarono nuove ostilità fra Filippo Augusto e Giovanni: Arturo, con truppe fornite dal re di Francia, assediò il castello di Mirebeau (Normandia), ma vi venne sorpreso da Giovanni Senzaterra (30 luglio 1202), fatto prigioniero e rinchiuso prima a Falaise, poi a Rouen, dove, di fronte all'incalzare dei Francesi, fu fatto misteriosamente uccidere da Giovanni Senzaterra, probabilmente nel dicembre 1203. I cronisti bretoni e inglesi si sbizzarrirono sul mistero della sua fine: ma, ad ogni modo, è pura leggenda che lo zio l'abbia ucciso di sua mano.
Bibl.: Ch. Bémont, in Revue hist., XXXII (1886), pp. 33 e 290.