COLAUTTI, Arturo
Nato a Zara nel 1851, morto nel 1913. Fu giornalista prima nella Dalmazia e a Fiume, quindi a Napoli e a Milano. L'ingegno vivace e la vena ricca spese in molti libri di versi e prose: Dio e la Donna; Canti virili; Terzo peccato (versi); Nihil (racconto); Fidelia; Il figlio, ecc. (romanzi); Fedora, Adriana Lecouvreur (drammi musicati dal Leoncavallo e dal Giordano), ecc. Una sua naturale tendenza alla bizzarria e al paradosso si acuì nel fervore delle polemiche espresse o dissimulate, tanto nel campo artistico quanto nel patriottico; e mentre n'ebbero più spirito alcune sue pagine, ne venne talora alcunché di sforzato, di voluto. Era inevitabile, d'altra parte, che più l'argomento si alzava e si dilatava, più, come accadde nel Terzo peccato, che è in terza rima, la mancanza della virtù stilistica si facesse palese, tra quelle calde e non di rado belle impetuosità naturali. Donde un contrasto, che ha il suo significato, e il pregio non comune della personalità.
Bibl.: T. Rovito, Letterati e giornalisti italiani contemporanei, Napoli 1922, pp. 107-108; A. Cippico, Un poeta in Dalmazia, in Rass. contemporanea, Roma 10 luglio 1914, pp. 204-215.