ARTIODATTILI (dal gr. ἄρτιος "pari" e δάκτυλος "dito"; latino scient. Artiodactyla, Owen 1847; fr. artiodactyhs; sp. artiodactilos; ted. Paarhufer; ingl. even-toed Ungulates)
Ordine di Mammiferi Ungulati, nei quali i piedi anteriori e posteriori hanno i diti 3° e 4° sempre molto più sviluppati del 2° e 5°, che possono essere ridotti fino a mancare, mentre il 1° dito manca sempre; i diti 3° e 4° portano quindi il peso di tutto il corpo. Essi sono simmetrici tra di loro rispetto al piano assiale d'ogni singolo arto. Siccome le dita funzionali sono in numero pari, gli Artiodattili si chiamano anche Paridigitati in contrapposto ai Perissodattili o Imparidigitati, con i quali gli Artiodattili hanno in comune l'origine dal gruppo primitivo dei Condilartri. Negli zoccoli, le singole lastre, o zoccoli propriamente detti, cingono la falange distale del dito 3°, rispettivamente 4°, tanto sul davanti quanto di fianco, ma posteriormente ed inferiormente la lastra non s'incunea tra cuscinetto plantare corneo e suola cornea, che restano così a diretto contatto tra di loro, stabilendo rapporti caratteristici per i singoli sottordini, famiglie e generi. Le ghiandole cutanee sono sempre presenti. Nel cranio la regione nasale è sempre notevolmente sviluppata. Manca il canale alisfenoideo alla base dell'osso pterigoide.
Come formula dentaria primitiva va considerata
ma gli incisivi e canini superiori tendono a sparire, il canino inferiore si fa incisiviforme, e il primo premolare tende anch'esso a sparire, cosicché si giunge spesso all'apparente formula
Nello scheletro vi sono 19 vertebre toraco-lombari. La clavicola manca, come pure il trocantere 3°. L'astragalo (talus) ha una superficie articolare distale, e una prossimale in forma di troclea. Il calcagno si articola col perone o col suo residuo distale. Lo stomaco ha tendenza a farsi complicato; l'intestino è sempre lungo; il pene è lungo; le mammelle inguinali sono sempre presenti; i neonati sono molto sviluppati e capaci. Gli Artiodattili mancano nel continente australiano e nella nuova Zelanda, e il loro sviluppo data specialmente dall'Eocenico superiore. L'ordine è divisibile in due grandi sezioni: Non ruminanti e Ruminanti. La sezione dei Non ruminanti comprende il solo sottordine omonimo; quella dei Ruminanti i tre sottordini dei Tilopodi, Traguliformi, Pecoriformi.
Altri autori adottano una classificazione basata sui caratteri della dentatura, e distinguono tre gruppi: Bunodonti (es. Suidi), Bunoselenodonti (es. Antracoteridi), Selenodonti (es. Cervidi, Bovidi); l'ultimo gruppo comprende tutti i ruminanti.
Bibl.: Flower e Lydekker, Mammals, Londra 1891, pp. 275-278; M. Weber, Die Säugetiere, Jena 1904, pp. 628-645; Beddard, Mammalia, 1909, p. 269-273; Hilzheimer, in Brehm, Tierleben, XIII, Lipsia 1916, pp. 1-2.