ARTIO (Artio Dea)
Divinità celtica che si è identificata grazie all'iscrizione sulla base in una statuetta di bronzo trovata a Muri presso Berna (ora al Museo di Berna). È una figura femminile seduta, che tiene frutti e fiori nella sinistra e una tazza nella destra; con questa si accosta una statuetta raffigurante un'orsa che cammina. Si è pensato ad A. come ad una divinità degli orsi.
Bibl.: H. Steuding, in Roscher, I, c. 608, s. v.; M. Ihm, in Pauly-Wissowa, II, cc. 1454-455, s. v. A. dea; id., in Pauly-Wissowa, Suppl. I, 1903, c. 145, s. v. A. dea; S. Reinach, Les survivences du totémisme chez les ancien Celtes, in Revue celtique, 1900, p. 269 s., tav. I; A. Grenif, Les religions des Etrusques et des Romains; J. Vendryes, E. Tonnelat e B. O. Unbegaun, Les religions des Celtes, des Germains et des anciens Slaves, Parigi 1948, p. 282; M. Sanchez Ruiperez, La Dea A. celta y la Artemis greiga, un aspecto religioso de la afenidad celto-iliria, in Zephirus, II, 1951, pp. 89-95.