artificiale
. L'aggettivo appare due volte, in Cv II I 10 e 12, l'una e l'altra contrapposto a naturale, nell'espressione in ciascuna cosa, naturale ed artificiale, e vale " fatto dall'arte " umana, " prodotto dall'uomo ", sicché tutta l'espressione indica l'insieme delle cose terrene.
La medesima contrapposizione si ritrova nel De vulgari Eloquentia, a proposito della locutio vulgaris e della gramatica: mentre la prima è detta naturalis (quam sine omni regula nutricem imitantes accipimus, I I 2), la seconda è definita artificialis (I I 4), nel senso che, a differenza dell'altra, non deriva all'uomo dalla natura, ma come locutio secundaria si apprende con lo studio e l'applicazione: ad habitum vero huius pauci perveniunt, quia non visi per spatium temporis et s'udii assiduitatem regulamur et doctrinamur in;lla (I I 3).