ZIMMERMANN, Arthur
Diplomatico tedesco, nato a Marggrabowa il 5 ottobre 1864. Laureato in legge, fu dapprima nell'amministrazione della giustizia prussiana. Nel 1896 entrò nella carriera consolare e risiedette a Shanghai, Canton e T'ien-tsin. Durante la rivolta dei Boxers, nel giugno del 1900, si distinse per energia e coraggio nella protezione della colonia tedesca di T'ien-tsin. Nel 1903 fu chiamato al Ministero degli esteri, dove fece rapida carriera, passando dalla sezione commerciale a quella giuridica e da questa alla sezione politica. Divenne nel 1910 direttore di questa sezione. Nonostante l'origine borghese, seppe entrare con l'amabilità e giovialità del carattere, lo zelo e la pratica degli affari, in quel piccolo gruppo che diresse la politica tedesca durante il cancellierato di Bethmann-Hollweg. Durante la crisi marocchina contribuì a forzare la mano di Guglielmo II. Sottosegretario di stato agli Esteri dal 1911, partecipò il 6 luglio 1914, con Bethmann, a quel fatale colloquio con l'imperatore, in cui si deliberò di suggerire all'Austria un'azione contro la Serbia e di garantirle l'appoggio tedesco.
Succedette il 21 novembre 1916 a von Jagow nella carica di segretario di stato agli Esteri: primo borghese in tale posto, sembrò rompere una tradizione e fu perciò salutato con molte speranze dal popolo tedesco. In realtà non ebbe la mano felice. Pochi giorni dopo la sua nomina, il 12 dicembre 1916, le potenze centrali avanzavano quelle proposte di pace, che furono accolte con sdegno dagli Alleati e li rafforzarono nella loro volontà di resistenza. Nel gennaio del 1917 le sue istruzioni al ministro tedesco al Messico, in cui si proponeva ai Messicani un'alleanza militare e si garantivano loro compensi territoriali, purché attaccassero gli Stati Uniti, caddero nelle mani degli Americani e provocarono un'ondata di risentimento nell'opinione pubblica degli Stati Uniti. Poco dopo, nel febbraio del 1917, la dichiarazione della guerra sottomarina a oltranza determinava l'entrata in guerra degli Stati Uniti. In tutte queste vicende la sua responsabilità si confonde con quella di Bethmann-Hollweg. Seguì a breve distanza nella caduta il suo cancelliere, lasciando il posto il 5 agosto 1917 a R. von Kühlmann. Si ritirò allora completamente dalla vita politica.
Bibl.: Vl Valentin, Deutschl. Aussenpolitik 1890-1918, Berlino 1921.