Scrittore nederlandese (Batavia 1874 - Amsterdam 1946). Costretto a interrompere gli studî, s'interessò al teatro, frequentò gli ambienti letterarî e compì diversi viaggi, soggiornando a lungo in Italia (Firenze, 1920-28; Sestri Levante, 1933-45). Debuttò con il racconto medievale Drogon (1896), esibendo una spiccata fisionomia di autore neoromantico, poi confermata dai romanzi brevi Een zwerver verliefd, e Een zwerver verdwaald (1904 e 1907; trad. it. Tamalone: Un vagabondo innamorato; Un vagabondo smarrito, 1928), che lo resero famoso, e dai successivi De berg van droomen ("La montagna di sogni", 1913), Der liefde bloesems (1921; trad. it. I fiori dell'amore, 1931), Angiolino en de lente (1923; trad. it. Angiolino e la primavera, 1927). Con la bella novella Het fregaatschip Johanna Maria (1930; trad. it. Il canto dell'ultimo veliero, 1933), dette l'avvio a una serie di opere (De waterman "L'uomo dell'acqua", 1933; Een Hollandsch drama "Un dramma olandese", 1935; De rijke man "L'uomo ricco", 1936; De grauwe vogels "Gli uccelli grigi", 1937), tutte ambientate nella realtà olandese dell'Ottocento dominata dalla tensione filosofico-religiosa tra determinismo e libero arbitrio, nelle quali affiorano i motivi di fondo del naturalismo. Nelle opere successive (De wereld een dansfeest "Il mondo una festa da ballo", 1937; De mensenhater "Il misantropo", 1941), si ripropone l'elemento romantico, e la realtà viene percepita da S. come multiforme e imperscrutabile. Postumi sono apparsi Het oude huis ("La vecchia casa", 1946), Voorbijgaande schaduwen ("Ombre passeggere", 1948) e Een zindelijke wereld ("Un mondo pulito", 1950).