Poeta e critico inglese (Milford Haven, Galles, 1865 - Wittersham, Kent, 1945). Nel 1886 il suo primo studio critico, An introduction to the study of Browning, attrasse l'attenzione di W. Pater, che fu suo amico e del quale S. subì l'influenza. Collaboratore fisso dell'Athenaeum, del Saturday review e del Fortnightly review, nel 1896 fondò con A. Beardsley il Savoy. Nel 1899 pubblicò il suo primo volume di versi, Days and nights. Ma S. è noto soprattutto come critico; numerosi viaggi in Francia, dove conobbe Verlaine, Mallarmé, Rodin, fecero di lui uno dei più acuti osservatori della letteratura francese contemporanea. Il suo Symbolist movement in literature (1899) e la traduzione di Les fleurs du mal di Baudelaire esercitarono profondo influsso sui giovani letterati inglesi. La sua opera più importante rimane The romantic movement in English poetry (1909). Ha tradotto anche opere di D'Annunzio (The child of pleasure, 1889; The dead city, 1900; La Gioconda 1901; Francesca da Rimini, 1902). In seguito a un grave esaurimento nervoso (esperienza narrata nell'autobiografico Confessions: a study in pathology, 1930), S. si ritirò nel 1908 nella sua casa di Wittersham e si isolò dal mondo letterario, pur continuando a occuparsi dei suoi autori preferiti; pubblicò ancora: Charles Baudelaire (1921); Oscar Wilde (1930); A study of Walter Pater (1932).