Honegger, Arthur Oskar
Compositore svizzero, nato a Le Havre il 10 marzo 1892 e morto a Parigi il 27 novembre 1955. Esponente del gruppo dei Sei, che si riunì negli anni Venti attorno a Jean Cocteau ed Eric Satie, diede un importante contributo al cinema, firmando oltre quaranta colonne sonore, dove riversò la ricchezza della scrittura orchestrale e vocale, mostrando sempre il più vivo interesse per le dimensioni teatrali, le innovazioni tecnologiche del secolo e le componenti cinetiche della musica.
Compì gli studi musicali ai conservatori di Zurigo e di Parigi, con C.M. Vidor, A. Gédalge e V. D'Indy. Già negli anni della formazione entrò in contatto con i maggiori rappresentanti delle avanguardie artistiche dell'epoca, delle quali Parigi era divenuta il centro. Legato alla grande tradizione classica, H. non fu tra i membri più radicalmente innovatori del gruppo dei Sei. Partito dall'impressionismo, che abbandonò rapidamente, il suo stile si caratterizzò soprattutto per la ricerca contrappuntistica, ritmi marcati, dissonanze, armonie cromatiche, grande potenza orchestrale, complessità polifonica. Nelle opere di teatro musicale e negli oratori perseguì una fusione tra azione, musica e parola che lo avvicinava sensibilmente alle dimensioni fondamentali della musica per il cinema. In questa, come nella musica per la radio, H. ricercò soprattutto l'occasione per creare nuove forme artistiche, che altri compositori della sua generazione sperimentavano in territori di confine diversi, come il music hall, la musica di strada ecc. Oltre che sulla cinematografia francese, le sue concezioni e lo stile della sua musica cinematografica ebbero un'influenza indiretta anche su Hollywood attraverso l'allievo Miklós Rózsa. Tra le colonne sonore merita un posto d'onore la partitura per il kolossal di Abel Gance Napoléon (1927; Napoleone). Il film, della durata di sei ore, richiese mezzi umani, tecnici e finanziari senza precedenti, con alcune soluzioni del tutto originali. La musica di H. fu originariamente eseguita dal vivo da un'orchestra al completo, ma le numerose rielaborazioni e operazioni di restauro che Napoléon conobbe nei decenni successivi, anche per la perdita negli anni Trenta della versione integrale, coinvolsero inevitabilmente l'accompagnamento musicale; negli anni Ottanta e Novanta sono state presentate versioni accuratamente restaurate del film (come quella curata da Francis Ford Coppola), accompagnate dall'orchestra dal vivo, ma sulla base di nuove partiture, composte per l'occasione. H. realizzò per Gance anche le musiche di La roue (1923; La rosa sulle rotaie) e Le capitaine Fracasse (1943; La maschera sul cuore). Negli anni Trenta, un'altra occasione di ricerca e innovazione fu costituita dalle musiche per il film d'animazione (a sua volta marcatamente sperimentale) L'idée (1932) di Berthold Bartosch. Compose diverse colonne sonore per i film di Raymond Bernard, da Les misérables (1934; I miserabili) a Cavalcade d'amour (1939; Cavalcata d'amore) in collaborazione con Darius Milhaud e Roger Désormière, e Un ami viendra ce soir (1945; Messaggio speciale). Da ricordare anche le musiche per i film di Dimitri Kirsanoff (Rapt, 1934), Jacques de Baroncelli (Le roi de Camargue, 1935; Nitchevo, 1936), Pierre Chenal (Crime et châtiment, 1935, Delitto e castigo), Anatole Litvak (Mayerling, 1936), Marcel L'Herbier (La citadelle du silence, 1937, La cittadella del silenzio) ancora in collaborazione con Milhaud, Anthony Asquith e Leslie Howard (Pygmalion, 1938, Pigmalione). Dagli anni Quaranta H. rallentò il suo impegno per il cinema; tra gli ultimi lavori, vanno ricordate le partiture di Les démons de l'aube (1946) di Yves Allégret e Un revenant (1946; Lo spettro del passato) di Christian-Jaque. Nel 1954 Roberto Rossellini girò Giovanna D'Arco al rogo, versione cinematografica della sua messinscena di un oratorio di H. sul testo di P. Claudel Jeanne d'Arc au bûcher.Il regista Georges Rouquier ha dedicato alla vita e all'opera di H. il film Arthur Honegger (1955). Un'ampia scelta di suoi articoli è raccolta, a cura di H. Calmel, nel volume écrits d'Arthur Honegger (1992).
L. Pestalozza, Honegger si incontra con Gance in una locomotiva del 1922, in "Cinema", 1951, pp. 133-34.
G. Chappalaz, Arthur Honegger et la musique du cinéma, in "Feuilles musicales", septembre 1952, p. 208.
M. Delannoy, Honegger, Paris 1953.
E. Comuzio, Honegger e il cinema, in "Cinema", 1955.
M. Landowski, Honnegger, Paris 1978.
A. Lacombe, N. Lacombe, Des compositeurs pour l'image (cinéma et télevision), Neuilly 1982.
H. Halbreich, Arthur Honegger. Un musicien dans la cité des hommes, Paris 1992.