Filosofo tedesco (Berlino 1873 - Baltimora 1962). Fu prof. alla Washington Univ. di St. Louis (1901-08), alla univ. di Missouri (1908-10) e alla Johns Hopkins Univ. di Baltimora (1910-38); fondatore (1939) e direttore del Journal of the history of ideas. Esponente del realismo critico americano è noto particolarmente per la sua teoria della "storia delle idee": L. l'intende come una nuova disciplina che studia la presenza e l'influenza di una stessa idea in diversi campi della cultura e in differenti periodi e ancora le trasformazioni che via via subisce; in questo studio la ricerca storica viene ad abbracciare campi diversissimi (dalla storia della cultura filosofica, alla storia della letteratura, dell'arte, ecc.) e trova la sua unità nella persistenza e trasmissione dell'idea o del complesso di idee di cui si fa storia; con il suo metodo di ricerca e con la sua rivista L. ha esercitato una larga influenza sulla cultura americana. Scritti principali: Bergson and romantic evolutionism (1914), The revolt against dualism (1930), Primitivism and related ideas in antiquity (1935, in collab. con G. Boas), The great chain of being (1936; trad. it. 1966), Essays in the history of ideas (1948), Reflections on human nature (1961), The reason, the understanding, and time (1961), The thirteen pragmatisms and other essays (post., 1963).