Logico e filosofo inglese (Masterton 1914 - Oxford 1969), compì i primi studi in Nuova Zelanda. Prof. al Canterbury College di Christchurch (Nuova Zelanda), passò poi in Inghilterra, dove insegnò nell'univ. di Manchester e al Balliol College di Oxford. Influenzato dalle ricerche della scuola logica polacca (in partic. da J. Łukasiewicz), ha dato importanti contributi di logica matematica e storia della logica. Di grande rilievo le sue ricerche di logica temporale, cioè su quella branca della logica che studia asserzioni con operatori temporali, per es. "è sempre stato (sarà sempre) vero che", "è stato (sarà) vero che", elaborata da P. come un'estensione della logica modale (Time and modality, 1957). Tra le altre opere: Formal logic (1955; 2a ed. 1962); Past, present and future (1967); Papers on time and tense (1968). Postumi sono stati pubblicati, a cura di P. Geach e A. Kenny, Objects of thought (1971; trad. it. 1981), sul problema dello status ontologico delle nozioni semantiche e intenzionali (proposizioni, concetti, contenuti di credenze), e The doctrine of propositions and terms (1976). Alcuni suoi articoli sono stati pubblicati in trad. it. nel vol. antologico La logica del tempo, a cura di C. Pizzi (1974).