SCHAWLOW, Arthur Leonard
Fisico statunitense, nato a Mount Vernon (New York) il 5 maggio 1921. Nel 1924 la sua famiglia si trasferì a Toronto (Canada). Nel 1949 ottenne il Ph.D. presso l'università di Toronto. In seguito lavorò per due anni presso la Columbia University di New York, sotto la guida di C.H. Townes, interessandosi di spettroscopia a microonde nell'ambito del progetto maser-laser, per il quale lo stesso Townes avrebbe ricevuto il premio Nobel per la fisica nel 1964. Nel 1951 venne assunto ai Bell Telephone Laboratories di Murray Hill (New Jersey), dove si occupò principalmente di superconduttività, continuando intanto a collaborare con Townes con cui pubblicò la monografia Microwave Spectroscopy (1955).
Nel 1957 Townes realizzò il primo maser e pubblicò con S. un articolo dal titolo Optical and infrared masers (Physical Review, dicembre 1958), illustrando per la prima volta la possibilità di ottenere amplificazione tramite l'emissione stimolata di radiazione nel campo del visibile. Lo stesso S. costruì due anni dopo (1960) uno dei primi laser. In quegli stessi anni sia il maser che il laser furono sviluppati indipendentemente da N. Basov e A. Prokhorov. Nel 1960 S. ritornò alla Columbia University come visiting professor, e un anno dopo fu chiamato a coprire la cattedra di Fisica presso l'università Stanford di Palo Alto in California. Pur continuando a occuparsi dello sviluppo della tecnologia laser, S. si rese ben presto conto delle potenzialità offerte dall'utilizzo del laser nello studio delle proprietà di atomi e molecole (spettroscopia laser). Nel 1972 con i suoi collaboratori riuscì a ottenere lo spettro dell'idrogeno atomico, superando le difficoltà dovute all'allargamento Doppler e riuscendo così a misurare con estrema precisione la costante di Rydberg.
Per l'essenziale contributo dato allo sviluppo della spettroscopia laser gli è stato conferito, congiuntamente al connazionale N. Bloembergen, il premio Nobel per la fisica nel 1981. Nello stesso anno la Reale Accademia delle scienze svedese ha premiato anche K. Siegbahn per il suo contributo alla spettroscopia elettronica. Si è così voluto riconoscere che sia la spettroscopia laser che quella elettronica hanno consentito d'investigare la materia con una precisione prima impossibile. S. ha ricevuto numerosi altri premi scientifici internazionali, tra cui il premio Thomas Young dell'Institute of Physics di Londra (1963) e la medaglia Frederich Ives della Optical Society of America (1976). È stato inoltre insignito di lauree honoris causa da diverse università, tra cui quelle di Gent, Bradford, Toronto, Alabama e Dublino.