MORIN, Arthur-Jules
Generale e matematico, nato a Parigi il 17 ottobre 1795, e morto ivi il 7 febbraio 1880. Nel 1813 entrò alla Scuola politecnica e nel 1817 passò alla Scuola d'applicazione di Metz. Uscitone nel 1819, fu nominato luogotenente al battaglione pontieri. Promosso capitano nel 1829, fu professore nelle scuole di Metz e, dal 1839, al conservatorio di arti e mestieri, dove insegnò meccanica applicata. Nel 1843 successe al Coriolis come membro dell'Accademia delle scienze di Parigi e nel 1849 al Pouillet come direttore del conservatorio di arti e mestieri. Nel 1856 fu presidente della commissione dell'esposizione universale di Parigi e nel 1862 presidente della società degli ingegneri civili. I suoi studî furono tutti rivolti alla meccanica e alle sue applicazioni e se ne trovano i risultati in memorie pubblicate nei Comptes rendus de l'Académie des sciences de Paris, nel Recueil des savants étrangers e in riviste varie. Essi riguardano in particolare lo studio della caduta dei gravi e la ricerca del valore dell'accelerazione di gravità, problemi per i quali il M. si servì del suo apparecchio a indicazioni continue; studî sulla rigidità delle funi, sulla resistenza dei materiali, sulle macchine di sollevamento, sulle resistenze al rotolamento, sul rendimento delle turbine, sulla ventilazione, sulla teoria balistica, ecc. Inventò un dinamometro e una manovella dinamometrica per la misura delle forze dei motori animali.
Le sue opere principali sono: Nouvelles expériences sur le frottement (Parigi 1833); Expériences sur les roues hydrauliques (Parigi 1837); Aidemémoire de mecanique pratique (Parigi 1838); Notices sur divers appareils dynamométriques (Parigi 1836); Expériences sur le tirage des voitures (Parigi 1840); Leåons de mécanique pratique (Parigi 1847); Étude sur la ventilation (Parigi 1863); Des machines à vapeur (Parigi 1853-64), scritto in collaborazione con M. Tresca.