Filosofo (Londra 1904 - Cambridge, Inghilterra, 1993), prof. all'univ. di Cambridge (1934-68). Dopo una prima fase di adesione all'atomismo logico (Problems of mind and matter, 1934, 2a ed. 1962) continuò, con risultati originali, nella tradizione analitica inaugurata a Cambridge dall'insegnamento di L. Wittgenstein. A parere di W. le teorie filosofiche proprio per il loro carattere paradossale e non informativo sono illuminanti rivelando peculiari somiglianze e differenze tra gli usi linguistici. Non diversamente illuminanti sono le affermazioni metafisiche che, per altro, in luogo di un'impossibile soluzione, vanno sottoposte a una speciale "terapia analitica" distinguibile dalla terapia psicanalitica. W., infine, si è impegnato a confutare qualsiasi conclusione scettica relativamente al problema della conoscenza delle menti altrui. Sue opere principali: Other minds (1952, 2a ed. 1966); Philosophy and psychoanalysis (1953); Paradox and discovery (1965); Logical constructions (1969).