VANDENBERG, Arthur Hendrick
Uomo politico americano, nato a Grand Rapids (Michigan) il 22 marzo 1884. Studiò legge per un anno; diresse e pubblicò giornali entrando nella politica locale, poi in quella del suo stato, infine nel Congresso. Nominato senatore per il Michigan, nel 1928, acquistò grande autorità. Repubblicano, convinto isolazionista e avversario degli "affitti e prestiti e dell'aiuto alla Gran Bretagna, dopo Pearl Harbor sostenne Roosevelt che lodò un suo discorso e lo chiamò a far parte della delegazione americana alla Conferenza delle N. U. a San Francisco. Nell'aprile del 1946 si recò a Parigi, sempre come delegato degli S. U., per la Conferenza della Pace e come consigliere di J. F. Byrnes per il Consiglio dei ministri degli Esteri e nel luglio fu nominato generale delle N. U. Alla conferenza della pace fu il principale collaboratore di J. F. Byrnes.
Persuaso della necessità di una reciproca comprensione fra il comunismo orientale e le democrazie occidentali, affermò costantemente la volontà di pace dell'America, sulla base del rispetto dei diritti umani e della tutela delle fondamentali libertà. In qualità di presidente del Comitato senatoriale per gli affari esteri (fino al 1948), si è dichiarato favorevole all'iniziativa Marshall per la ricostruzione europea, ha contribuito col peso della sua personalità all'approvazione dell'Economic Cooperation Act e alla realizzazione del Patto Atlantico.