ARSINOITERIO (da Arsinoë, città dell'antico Egitto, e ϑηρίον "fiera")
Nome di un genere (Arsinoitherium Andrews) estinto di Mammiferi, dell'ordine Subungulata (v.), che da solo costituisce il sottordine Embrithopoda. Comprendeva giganteschi erbivori, con molari lofodonti, ad estremità anteriori simili a quelle dei Proboscidati, e posteriori simili a quelle degli Amblipodi. Il cranio ha un paio di grosse corna ossee sul vomero, e un paio più piccole sulla fronte; il muso corto, con apertura nasale anteriormente chiusa; l'occipite inclinato avanti con uno spesso cercine sopraoccipitale. Orbite aperte in dietro. Dentatura completa
Incisivi, canini e premolari molto avvicinati e trasformantisi successivamente l'uno nell'altro. Premolari semplici come i molari, i quali sono formati di due creste a forma di V, con la branca anteriore raccorciata. Òmero e femore lunghi e massicci; tibia e fibula corte; ulna molto più spessa del radio; astragalo debolmente inarcato, piatto e con troclea con superficie articolare per il cuboide. Piedi anteriori e posteriori molto corti e con cinque dita.
Il cranio degli Arsinoiterî per forma e dimensioni, ricorda molto quello dei Rinoceronti; ma in essi l'apertura nasale con l'età viene chiusa da un processo osseo; e d'altra parte le alte corna anteriori, situate sul vomero, ricordano quelle dei Titanoterî; una lontana parentela esiste anche con i Proboscidati. Es. Arsinoitherium zitteli Beadnell, dell'Oligocene di Fayyūm (Egitto).
Bibl.: K. A. Zittel, Grundz. der Paläontol., II, Monaco-Berlino 1923.