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ARSINOITERIO

di Giuseppe CHECCHIA-RISPOLI - Enciclopedia Italiana (1929)
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ARSINOITERIO (da Arsinoë, città dell'antico Egitto, e ϑηρίον "fiera")

Giuseppe CHECCHIA-RISPOLI

Nome di un genere (Arsinoitherium Andrews) estinto di Mammiferi, dell'ordine Subungulata (v.), che da solo costituisce il sottordine Embrithopoda. Comprendeva giganteschi erbivori, con molari lofodonti, ad estremità anteriori simili a quelle dei Proboscidati, e posteriori simili a quelle degli Amblipodi. Il cranio ha un paio di grosse corna ossee sul vomero, e un paio più piccole sulla fronte; il muso corto, con apertura nasale anteriormente chiusa; l'occipite inclinato avanti con uno spesso cercine sopraoccipitale. Orbite aperte in dietro. Dentatura completa

Incisivi, canini e premolari molto avvicinati e trasformantisi successivamente l'uno nell'altro. Premolari semplici come i molari, i quali sono formati di due creste a forma di V, con la branca anteriore raccorciata. Òmero e femore lunghi e massicci; tibia e fibula corte; ulna molto più spessa del radio; astragalo debolmente inarcato, piatto e con troclea con superficie articolare per il cuboide. Piedi anteriori e posteriori molto corti e con cinque dita.

Il cranio degli Arsinoiterî per forma e dimensioni, ricorda molto quello dei Rinoceronti; ma in essi l'apertura nasale con l'età viene chiusa da un processo osseo; e d'altra parte le alte corna anteriori, situate sul vomero, ricordano quelle dei Titanoterî; una lontana parentela esiste anche con i Proboscidati. Es. Arsinoitherium zitteli Beadnell, dell'Oligocene di Fayyūm (Egitto).

Bibl.: K. A. Zittel, Grundz. der Paläontol., II, Monaco-Berlino 1923.

Tag
  • PROBOSCIDATI
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