ARSINOE I
. Figlia di Lisimaco, re di Tracia, è incerto se la madre fosse Nicea, figlia di Antipatro e vedova di Perdicca, o Arsinoe, sorella di Tolomeo Sotere. Andò sposa a Tolomeo Filadelfo non più tardi del 281 a. C., anno in cui Lisimaco cadde a Corupedio. Poi, sotto l'accusa d'aver cospirato contro la vita del marito con un certo Aminta e con il medico Crisippo, che furono banditi, venne relegata nell'alto Egitto. Probabilmente questa sventura fu l'effetto dell'intrigo della sua omonima Arsinoe, figlia di Tolomeo Sotere, sposata a Lisimaco e poi, dopo la morte di Seleuco, a Tolomeo Cerauno, dalle insidie del quale dovette salvarsi, e si recò in Egitto presso il fratello Tolomeo Filadelfo, inducendolo a sposarla. Arsinoe figlia di Lisimaco scomparve così dalla scena, salvo che non sia vera l'ipotesi che divenisse sposa di Maga, cui Tolomeo I aveva affidato il governo di Cirene: ipotesi molto problematica.
Fonti: Pausania, I, 7, 3; Scolio a Teocrito, XVII, 128.
Bibl.: B. G. Niebuhr, Kleine Schriften, I, Bonn 1828, p. 230; J. G. Droysen, Geschichte des Hellenismus, Gotha 1877-1878, II, ii, p. 138; B. Niese, Geschichte der griech. und maked. Staaten, I, Gotha 1893, p. 389; II, p. 99; J. Beloch, Griech. Geschichte, 2ª ed., IV, Berlino 1925-1927, i, p. 582; ii, p. 182. Per tutta la bibliografia anteriore al 1896, v. Pietschmann, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II, coll. 1281-1282.