Scrittore francese (Bruyères, Laon, 1815 - Parigi 1896). Per aver tentato, con discreto successo, molti campi (narrativa, dramma, poesia, critica, storia del costume) fu considerato in vita un grande scrittore, mentre fu piuttosto superficiale e scarsamente originale. Anche i suoi ricordi (Les confessions, souvenirs d'un demi-siècle, 1830-1880, 6 voll., 1885-91) sono più piacevoli che sicuri come documento. Delle altre sue opere, assai numerose e oggi quasi del tutto dimenticate, si ricordano come migliori: Galerie de portraits du XVIIIe siècle (2 voll., 1848); Le roi Voltaire (1858); Histoire du 41e fauteil de l'Académie française (1885); Souvenirs de jeunesse (2 voll., 1896). Diresse la rivista L'Artiste, e fu direttore amministrativo della Comédie-Française.