ARROCCAMENTO
. Nel gioco degli scacchi (v.), indica un movimento che in particolari condizioni il re e la torre possono eseguire simultaneamente.
Per similitudine, nella tecnica militare si chiama linea di arroccamento una comunicazione (o fascio di più comunicazioni) svolgentesi in senso più o meno rigorosamente parallelo a una fronte strategica, così da consentire grandi, rapidi e sicuri spostamenti di forze da una linea di operazione a un'altra, o da una comunicazione a un'altra di una stessa linea di operazione o, comunque, da un punto a un altro della fronte strategica stessa. Evidentemente la linea di arroccamento assume grande valore dove le comunicazioni in senso trasversale rispetto alle direttrici di marcia o alla fronte difensiva difettano: soprattutto, in montagna.
L'importanza di una linea di arroccamento dipende soprattutto dalla sua relativa sicurezza rispetto a probabili offese dell'avversario e dalla quantità e specie di comunicazioni di cui dispone: tale importanza può assurgere fino a quella di cospicuo obiettivo strategico (grande valore, ad es., veniva ad assumere, per l'esercito italiano, la conquista di Dobbiaco, durante la guerra 1915-18, poiché con essa sarebbe rimasta spezzata la grande linea di arroccamento nemica: Isarco-Rienza-Drava). Il possesso di una linea di arroccamento, servita da buone rotabili e anche da ferrovia di notevole rendimento, specie quando l'avversario non ne disponga, costituisce, di per sé, titolo di grande superiorità, consentendo l'attuazione di ogni manovra, tanto nell'offensiva quanto nella difensiva, sulla base della più stretta economia delle forze e dello spostamento tempestivo delle riserve (manovra di arroccamento), per concentrare la massa, di sorpresa, nel tratto voluto. La mancanza, invece, di un'adeguata linea di arroccamento può gravemente ostacolare l'attuazione o il buon compimento di una determinata operazione strategica.
Ottima si dimostrò, ai fini già detti, per l'Austria-Ungheria, durante la guerra 1915-1918 contro l'Italia, la grande linea di arroccamento costruita nel 1904 lungo il confine politico e chiamata Strada delle Dolomiti: Bolzano-Passo di Costalunga-Vigo di Fassa-Colle del Pordoi-Livinallongo-Passo di Falzarego-Cortina d'Ampezzo-Podestagno-Dobbiaco (v. fig. 1).
Per essa potevano avvenire al sicuro, o quasi, gli spostamenti di truppe che dovevano rinforzare ora l'un tratto della fronte, ora l'altro, secondo la necessità.
Altri esempî di ottime linee di arroccamento sono i seguenti:
a) la linea (rotabile e in parte ferroviaria) che si svolge in territorio italiano, a tergo del confine con la Iugoslavia, Tarvisio-Predil-Tolmino-Gorizia-Trieste-Castelnuovo-Volosca (v. fig. 2);
b) la linea (rotabile e in parte ferroviaria) che si svolge in territorio italiano, a tergo del confine italo-austriaco, nel gran solco Adige-Isarco-Rienza - Boite - Piave - P. Mauria - Tagliamento - Fella-Gailiz, e che unisce Glorenza-Silandro-Merano-Bolzano-Fortezza-Brunico-Dobbiaco-Cortina d'Ampezzo-Pieve di Cadore-Ampezzo-Tolmezzo-Pontebba-Tarvisio (v. fig. 3);
c) la linea (rotabile e in parte ferroviaria) che si svolge in territorio francese, a tergo del confine con l'Italia, Martigny (Rodano) - Chamonix - Mégève- Ugines - Albertville - Montmélian -Grenoble - Gap - Nizza (v. figura 4).
Le tre linee di arroccamento che abbiamo indicate sopra, mentre consentono tutte la manovra di arroccamento a tergo del confine, collegano, la prima, le linee di operazione che dal Friuli adducono alla Sava; la seconda, quelle che dall'alto Adige, dall'alto Piave e dall'alto Tagliamento tendono all'Inn e alla Drava; la terza, infine, tutte quelle linee di operazioni che dal bassopiano del Rodano adducono alla pianura padana.
Bibl.: G. Sironi, Saggio di geografia strategica, Torino 1873; C. Porro, Guida allo studio della geografia militare, Torino 1888; id., Terminologia geografica, Torino 1902; M. Abadie, Étude sur les opérations de guerre en montagne, Parigi 1925.