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ARPOCERATIDI

di Giuseppe CHECCHIA-RISPOLI - Enciclopedia Italiana (1929)
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ARPOCERATIDI (lat. Harpoceratidae)

Giuseppe CHECCHIA-RISPOLI

Nome di un'importante e ricca famiglia di Ammoniti, istituita dal Neumayr, distribuite dal Lias sino al Malm superiore. Le conchiglie comprese in questa famiglia presentano una carena liscia o granulosa e i fianchi ornati di costole o di strie di accrescimento falciformi. L'apertura può presentare due orecchie laterali oppure un lobo ventrale arrotondato o stiliforme. La linea suturale è frastagliata, rettilinea, con parecchi lobi ausiliarî.

Gli Arpoceratidi sono molto verisimilmente discesi dagli Egoceratidi: solo qualcuno li vuole far derivare dagli Stefanoceratidi. Essi si distinguono per la presenza di costole o strie falciformi sui lati, le quali verso l'ombelico sono quasi diritte o debolmente rivolte avanti, poi formano un arco indietro e si piegano fuori di nuovo verso l'avanti. Gli Arpoceratidi si suddividono nelle sottofamiglie Harpoceratinae Zittel e Oppelinae Haug. La prima ha carena liscia, bocca con chiglia allungata, linea suturale discretamente frastagliata, con il primo lobo laterale profondo; a questa appartiene, tra i molti, l'importante genere Harpoceras del Lias medio e superiore con molte specie: H. falcifer Sowerby, H. elegans Sowerby, H. serpentinus Schlotheim, ecc. La seconda ha la chiglia granulosa o dentellata, apertura con lobo ventrale, costole falciformi spesso esternamente terminanti in nodi circolari, il cui gambo sovente si oblitera, e la linea suturale molto finemente dentellata. Vi appartiene, tra gli altri, il genere Oppelia Waagen la cui massima distribuzione è nel Giurassico superiore, es.: Oppelia tenuilobata Oppel.

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