GREBAN, Arnoul e Simon
Fratelli, originarî del Mans, hanno larga parte nella storia del dramma sacro francese del secolo XV. Il più celebre, Arnoul, nato prima del 1420, studiò alla università di Parigi, dove conseguì il grado di "maître ès arts"; indi seguì i corsi di teologia. Fra il 1450 e il 1455 fu addetto alla cattedrale di Notre-Dame quale organista e direttore dei cori; poco dopo ritornò al suo paese, presso Carlo d'Angiò, conte del Maine; morì circa il 1471.
La sua grande opera è il Mystère de la Passion (ed. G. Paris e G. Raynaud, Parigi 1878) che venne rappresentato a Parigi alla metà del secolo XV. È una vasta composizione di circa 35.000 versí, divisi in un prologo e quattro giornate; sull'esempio della Passione di Arras, esso svolge tutto il ciclo della Redenzione cominciando dal peccato originale e sceneggiando l'intera vita di Gesù, dalla nascita alla resurrezione. Se anche al mistero del G. si può apporre la prolissità e la sciatteria che dilagano nella drammatica francese di quel tempo, è certo che l'autore seppe infondere in più di una scena, specialmente di carattere agreste e popolare, uno spirito di osservazione saporoso e simpatico; e in alcuni momenti drammatici, quali il dolore della Vergine e la disperazione di Giuda, riuscì efficace e commovente. La Passione del G., simile a un vasto quadro, d'ispirazione sincera e di colorito realistico, rimane fra i documenti più preziosi di quell'età letteraria.
Il fratello, maestro Simon, che nel 1468 apparteneva al seguito del conte del Maine, e nel 1471 occupava una casa canonica al Mans, ebbe parte preponderante nella composizione di un altro mistero, ch'è in certo modo un complemento della Passione: Les actes des Apôtres (circa 62.000 versi) d'esecuzione grossolana. Una gran parte della rappresentazione mirava all'effetto violento, talora grottesco, come nelle scene dei diavoli, e talora doloroso come in quelle dei martirî. Nella prima metà del sec. XVI il testo subì revisioni in ambienti proclivi alla Riforma (fra l'altro, a Bourges, per opera di Jean Chaponneau); a Parigi, fu recitato parte a parte, in una serie di 35 giorni festivi, fra l'8 maggio e il 25 settembre 1541.
Bibl.: P. Champion, Histoire poétique du quinzième siècle, II, Parigi 1923, pp. 133-188 (cfr. Romania, XXII, 284); R. Lebègue, Le Mystère des Actes de Apôtres, Parigi 1929.