ARNOLFO, vescovo di Metz, santo
Discendente da nobile famiglia franca, nacque intorno al 582; dopo essere stato al seguito del dux Gundulfus, venne alla corte del re di Austrasia Teudeberto II (595-612), dove ebbe presto l'ufficio di domesticus e la direzione di sei possedimenti della Corona. In quel tempo si era ammogliato; tuttavia si proponeva con l'amico suo Romarico di dedicarsi alla vita monastica nel chiostro di S. Onorato, nell'isola di Lérins presso Cannes, che era famoso per la sua disciplina severa. Invece con Pipino il Vecchio si mise alla testa dei grandi di Austrasia, chiamati da Clotario II di Neustria contro Brunechilde (613); e nel 614 fu fatto vescovo di Metz. La sua domanda di esser esonerato dal servizio di stato non fu accolta dal re; anzi quando Clotario nel 623 mise sul trono di Austrasia il figlio Dagoberto I, gli diede A. quale precettore e capo del governo. A. esercitò su Dagoberto una forte influenza, insieme con Pipino il Vecchio, il "maggiordomo". Finalmente, intorno al 629-630, gli riuscì di esser esonerato dal suo ufficio e allora seguì Romarico nel convento da lui fondato a Remiremont (Romarici Mons). L'anno della sua morte è ignoto: forse è il 640. A. ebbe due figli, Ansegisil e Clodulfo. Dal matrimonio di Ansegisil con Begga, figlia di Pipino il Vecchio, ebbe origine la casa dei Carolingi o, come si dovrebbe dire per il periodo più antico, degli Arnolfingi o Pipinidi, giacché Ansegisil fu il padre di Pipino il Medio.
Venerato come santo poco dopo la sua morte, A. fu particolarmente onorato dai Carolingi come loro antenato. L'imperatore Arnolfo prese il nome da lui, e in suo onore Carlo Magno invitò Paolo Diacono a scrivere i Gesta episcoporum Mettensium. In tempi corrotti si distinse per profonda pietà e schiettezza di carattere.
Bibl.: Fonte principale è la Vita S. Arnulfi, ed. B. Krusch, Mon. Germ. Hist., Script. rer. Merov., II, Hannover 1888, pp. 426-427; la più recente Vita e Paolo Diacono nei Gesta episcoporum Mettensium non hanno importanza di per sé. Cfr. H. E. Bonnell, Die Anfänge der Karolinger, Stoccarda 1890; E. Mühlbacher, Deutsche Geschichte unter den Karolingern, Stoccarda 1890; A. Hauck, Kirchengeschichte Deutschlands, II, 3ª-4ª ed., Lipsia 1904.