SPEKKE, Arnolds
Storico e diplomatico lettone, nato a Vecmuža il 14 giugno 1887. Studiò filologia neolatina all'univ. Di Mosca (1909-15), poi (1920) prof. di filologia e letterature neolatine nell'univ. di Riga. Nel 1927 conseguì la laurea di dottore in filologia col suo studio sui documenti umanistici di Riga nel sec. 16°, contenente il testo critico e il commento dell'Encomium Rigae di Bas. Plinius (l'opera fu stampata in lingua tedesca col titolo Alt-Riga im Lichte eines humanistischen Lobgedichts vom Jahre 1595). A questo periodo dell'insegnamento universitario appartengono studî su Ariosto, Cervantes, Calderon, Chrétien de Troyes, sugli influssi della cultura italiana nel Baltico durante il Rinascimento, la traduzione dei Lais di Maria di Francia, ecc. Nel 1932 ricevette il premio Rockefeller e si recò a studiare in Polonia e in Italia. L'interesse scientifico dello S. si indirizzò quindi alle ricerche storiche in relazione al passato della Livonia e del popolo lettone (Latvieši un Livonija 16. g. s., I Lettoni e la Livonia nel sec. 16°, 1935). Ministro della Lettonia a Roma dal 1933 al 1940, rimase in Italia anche in seguito. Dal 1954 risiede a Washington.
Si è inoltre occupato di etnologia lettone, di antiche testimonianze dei geografi arabi sui popoli baltici, sugli ambasciatori degli hesti a Teodorico a Ravenna, ecc. Ma la sua opera fondamentale è la Storia della Lettonia, frutto di attente ricerche anche archeologiche (Stoccolma 1948), cui hanno fatto seguito The ancient Amber routes and the geographical discovery of the Eastern Baltic (1957) e Baltijas jūra senajās kartés (Il mar Baltico nelle antiche carte geografiche, 1959).
Bibl.: A. Prande, Latvju Rakstniecība Portrejās, Riga 1926; A. Švābe, nella Latvju Enciklopedija, Stoccolma 1950. - A Spekke 70 gadnieks, 1957.