ARNOLDO
Fu elevato alla dignità arcivescovile ravennate verso la fine dell'anno 1013 dal fratello Enrico II, dopo che questi ebbe deposto l'usurpatore Adelberto. A., accolto in Ravenna col favore del clero e del popolo, poté trattenervisi solo per breve tempo: infatti, una rivolta del partito di Adelberto costrinse l'eletto a riparare a Pavia, presso il re. Ma già il 20 genn. 1014 A., protetto dal fratello, poté ritornare a Ravenna dove, nel sinodo del giorno successivo, venne riconfermato arcivescovo. Si ebbe di lì a poco da parte della nobiltà ravennate la restituzione di molti beni feudali usurpati in precedenza alla Chiesa ravennate. Nella seconda metà del febbraio 1014 A. si recò a Roma dove, su richiesta di Enrico, divenuto nel frattempo imperatore, fu consacrato dal papa. A., tornato in sede nel maggio successivo, resse la sua Chiesa per circa sei anni, convocando nel 1016 un concilio provinciale. Morì il 17 nov. 1019.
Fonti e Bibl.: Ravenna, Archivio arcivescovile, P. P. Ginanni, Tabularii metropolitanae Ravennatis index alphabeticus verborum et rerum, III(6), 47-48 (ms.); Thietmari Chronicon,in Monumenta Germ. Hist., Scriptores, III, Hannoverae 1839, p. 837; H. Rubei Historiarum Ravennatum libri decem, V, Venetiis 1589, pp. 278 s.; F. Ughelli-N.Coleti, Italia Sacra, II,Venetiis 1717, coll. 359-360; G. L. Amadesi, In antistitum Ravennatum chronotaxim, VII, Faventiae 1783, pp. 156-166, 314-325; M. Fantuzzi, Monumenti ravennati dei secoli di mezzo, III,Venetiis 1802, pp. 17-19; A. Tarlazzi, Appendice ai Monumenti ravennati dei secoli di mezzo,I, Ravenna 1869, pp. 24 s.; P.Uccellini, Diz. stor. ravennate, Ravenna 1861, p. 37; P. B. Gams, Series episcoporum,Ratisbonae 1873, p. 717; G. Schwartz, Die Besetzung der Bistümer Reichsitaliens,Leipzig 1913, pp. 154 s.; G. Buzzi, Ricerche per la storia di Ravenna e di Roma dall'850 al 1118,in Arch. d. soc. romana di storia patria, XXXVIII(1915, pp. 182-184; Dictionnaire d'Hist. et de Géogr. Ecclés., IV, coll. 571 s.