GEHLEN, Arnold
Filosofo e sociologo tedesco, nato a Lipsia il 29 gennaio 1904, morto ad Amburgo il 30 gennaio 1976. Allievo di M. Scheler e N. Hartmann, si laureò (1927) con una dissertazione su H. Driesch. Libero docente (1930), nel 1933 fu chiamato all'università di Francoforte, subentrando alla cattedra già di P. Tillich, allontanato dall'insegnamento e costretto all'esilio dai nazisti. Nel 1934 passò all'università di Lipsia, quale successore di H. Driesch alla cattedra di Filosofia, nel 1938 passò all'università di Königsberg e nel 1940 a quella di Vienna. Alla caduta del nazismo, fu privato della cattedra. Nel 1947 fu chiamato alla cattedra di Sociologia presso la Scuola superiore di scienza amministrativa di Spira. Nel 1961 si trasferì alla Technische Hochschule di Aquisgrana, dove insegnò fino al 1969. Fu presidente della Società filosofica tedesca (1942). Nel 1971 ricevette il premio Adenauer.
Dal giovanile impianto filosofico, sviluppato già a partire dalla tesi di docenza, Wirklicher und unwirklicher Geist (1931), l'antropologia di G. si trasforma in strumento di analisi sociologica, particolarmente rivolto alla società cosiddetta ''dell'era della tecnica'' e alla ''cristallizzazione culturale'', pervenendo a una teoria sociale che, se pure criticata a fondo (J. Habermas), ha esercitato una notevole influenza (la Gehlen-Forschung degli anni Sessanta e Settanta), particolarmente, tra gli altri, su H. Schelsky e F. Jonas.
Tra le sue numerose opere si segnalano: Urmensch und Spätkultur (1956, 19774); Die Seele im technischen Zeitalter (1957; trad. it., L'uomo nell'era della tecnica, 1967); Zeit-Bilder. Zur Soziologie und Aesthetik der modernen Malerei (1960, 19652); Der Mensch. Seine Natur und seine Stellung in der Welt (1966; trad. it., 1983); Moral und Hypermoral. Eine pluralistische Ethik (1969, 19733). Sono, altresì, apparse in lingua italiana: Anthropologische Forschung (1961; trad. it., Prospettive antropologiche, 1987); Über kulturelle Kristallisation, in Studien zur Anthropologie und Soziologie (1963; trad. it., 1964). La raccolta delle opere complete di G. è stata edita a cura di L. Samson (Philosophische Schriften, 2 voll., 1978 e 1980) e di K. S. Rehberg (Sociologische Arbeiten, 7 voll., 1978 ss.).
Bibl.: F. Jonas, Die Institutionenlehre Arnold Gehlens, Tubinga 1966; W. Lepenies, Antropologia e critica sociale. Sulla controversia Gehlen-Habermas, in W. Lepenies, H. Nolte, Critica dell'antropologia, Milano 1978, pp. 79-106; C. Hagemann-White, Legitimation als Anthropologie. Eine Kritik der Philosophie Arnold Gehlens, Stoccarda 1973; P. Jansen, Arnold Gehlen. Die anthropologische Kategorienlehre, Bonn 1975; F. Hargasser, Mensch und Kultur, Bad Heilbrunn 1976; L. Samson, Naturteleologie und Freiheit bei A. Gehlen, Friburgo-Monaco 1976. Per la produzione italiana cfr. anche G. Poggi, G. Ryan, Arnold Gehlen e i presupposti antropologici della teoria volontaristica dell'azione, in Rassegna italiana di sociologia, 3 (1967), pp. 353-82; U. Fadini, Antropologia ''negativa'' e teoria delle istituzioni in Arnold Gehlen, in Cultura e scuola, 82 (1982), pp. 119-28; F. Di Paola, La teoria sociale di Arnold Gehlen, Milano 1984.