BENNETT, Arnold
Nato il 27 maggio 1867, nei romanzi più caratteristici fece qualche cosa di simile a ciò che Thomas Hardy aveva fatto per la regione del Sussex: rappresentò la vita meschina nel distretto industriale dello Staffordshire, con un rilievo quasi fotografico nei particolari, e uno sforzo d'impassibilità e distacco che non riesce a nascondere il fondo romantico del temperamento. In questo incontro di realismo e romanticismo, il B. ha affinità con i Russi della seconda metà del secolo; e indubbiamente subì il loro influsso. Anna of the Five Towns (1902), Old Wives Tale (1908), fra i suoi primi romanzi, che son rimasti i migliori, furon seguiti dalla trilogia: Clayhanger, Hilda Lessways e We Twain; da Buried Alive, The Card, The grand Babylon Hotel, ecc. Nel corso della produzione troppo copiosa, il B. non ha potuto evitare che le sue qualità native si smussassero, assumendo un che di professionale e di abitudinario. Le conseguenze d'aver ricercato il favore del pubblico anche con lavori meno conformi alla propria natura, si scorgono in commedie satiriche, d'un genere affatto esteriore; tale: The Title (1919); o in volumetti di confidenze e consigli sul condursi nella vita, ecc., mentre in raccolte critiche come Books and Persons (1917) di rado s'esce dal tono della conversazione giornalistica più dimessa. Sono anche da ricordare: The Love Match, Bodv ana Soul (1922) e Lord Riango (1926).