SCHMIDT, Arno
Scrittore tedesco, nato ad Amburgo il 18 gennaio 1914. Narratore e saggista, l'una cosa e l'altra di solito nel medesimo contesto, in una singolare contaminazione, anche dove si avverte dichiarata una pretesa alla criticità scientifica (come nelle vaste monografie Fouqué und einige seiner Zeitgenossen, Darmstadt 1958, e Sitara und der Weg dorthin. Eine Studie über Wesen, Werk und Wirkung Karl May's, Karlsruhe 1963), S. conduce una sua aspra battaglia in spirito razionalistico, che ne fa un isolato non tanto per i traguardi prefissi quanto per gli strumenti ad essi predisposti.
Erede, fra l'altro, di Joyce e degli espressionisti, rappresenta un caso estremo di ribellione antirealistica nel ripudio della consueta discorsività, nell'accavallarsi di descrizioni e rendiconti con recuperi di memoria venati di grottesco e d'ironia, con la proposta di neologismi intenzionalmente funzionali e con la proposta di una grafia mimetica che obbliga di continuo a spezzare i ritmi, il tutto in un gioco controllato sin troppo compiaciuto che, sfociando in un inusitato manierismo, si ripromette di mediare azioni e situazioni solo in chiave paradigmatica; ma l'ostentata discontinuità, che è ciò che maggiormente impressiona al primo e poi a ogni ulteriore contatto, serve anch'essa a supporto della sostanziale e talora anche fanatizzata continuità di critiche e di attacchi. Con provocante avversione all'intera sfera del religioso, in studiata assenza di concessioni al patetico (ma poi su traccia espressionistica si compiace di fantasticare descrivendo dinamicamente la natura e antropomorfizzando fenomeni naturali e processi tecnici tipici dell'epoca moderna), S. prende anche con sdegno le sue distanze dal mondo attuale, minato com'è da preoccupanti e persino tragiche sollecitazioni dell'irrazionale, sia quando tratta di argomenti desunti dal presente (per lo più a sfondo autobiografico), sia anche quando si rifugia nel passato e nell'esotico o in un ipotetico futuro. Tappe essenziali della sua provocatoria e spesso anche sconcertante esperienza di scrittore: Leviathan, Amburgo 1949 (trad. it., Il Leviatano ovvero Il migliore dei mondi, Torino 1966); Brand's Haide, Amburgo 1951; Aus dem Leben eines Fauns, ivi 1953; Die Umsiedler, Francoforte s. M. 1953; Kosmas oder vom Berge des Nordens, Krefeld 1955; Das steinerne Herz, Karlsruhe 1956; Die Gelehrtenrepublik, ivi 1957; Rosen & Porree, ivi 1959; Kaff auch Mare Crisium, ivi 1960; Kühe in Halbtrauer, ivi 1964; Die Ritter vom Geist, ivi 1965; Seelandschaft mit Pocahontas, Francoforte s. M. 1966; Trommler beim Zaren, Karlsruhe 1966; Der Triton mit dem Sonnenschirm, ivi 1969; il gigantesco "poema" Zettel's Traum, ivi 1970; Die Schule der Atheisten, Francoforte s. M. 1972; Abend mit Goldrand, ivi 1975. Quattro novelle sparsamente pubblicate sono state raccolte e tradotte nel volume intitolato da una di esse, Alessandro o della verità, Torino 1965.
Bibl.: R. Bull, Bauformen des Erzählens bei A. Schmidt, Bonn 1970; D. Stündel, Register zu Zettel's Traum, Monaco 1974; J. Drews e H.-M. Bock, Der Solipsist in der Heide. Materialien zum Werk Arno Schmidts, ivi 1974; H.-M. Bock, Bibliografie Arno Schmidt 1949-1973, ivi 1974.