ARNICHES Y Barrera, Carlos
Commediografo spagnolo, nato nel 1866 ad Alicante, vivente. È autore di un'interminabile serie di entremeses, sainetes e zarzuelas, che scrisse o a cui collaborò con Jackson Veyan, Fernández Shaw, López Silva, García ÁÁlvarez. I suoi lavori ritraggono in arguti quadri, spinti talvolta sino alla caricatura, la vita popolare madrilena e il sapido gergo dei bassifondi, senza cadere mai nella volgarità. Considera il popolo quale oggetto di studio e di osservazione filosofica e morale, e nello stesso tempo sa interessare con l'originalità degl'intrecci, il dialogo agile e brillante, la comicità di buona lega e la colorita pittura di tipi e di ambienti. Buon conoscitore degli effetti scenici, è però più uomo di teatro che poeta. Fra i suoi lavori più applauditi, citiamo i seguenti: Las estrellas; El pobre Valbuena; El santo de la Isidra; El chico de las Peñuelas; El amigo Melquaídes; El puñao de rosas; El fuego de san Telmo; La cara de Dios; Ed cabo primero; Genio y figura; Alma de Diog; Los granujas; La sobrina del cura; La vensanza de la Petra; Es mi hombre; Mi papá; Los pícaros cels; La señorita de Trévelez; Serafín el Pinturero; La flor del barrio.
Bibl.: R. Pérez de Ayala, Las Máscaras, II, Madrid, 1917.