arnese
Usato anticamente per indicare le varie parti dell'armatura del cavaliere e del cavallo, il termine assume per estensione il senso di " roccaforte ", " fortezza ", in lf XX 70 Siede Peschiera, bello e forte arnese / da fronteggiar Bresciani e Bergamaschi.
Ha funzione di nome collettivo e indica un insieme di oggetti con le stesse caratteristiche o finalità (come ad esempio in Folgore Di gennaio 3 " I' doto voi ... / camer'e letta d'ogni bello arnese ", e in G. Villani XII 21 " tutti i palagi e case de' Bardi ... furono rubate dal minuto popolo d'ogni sustanza, e masserizie e arnesi "): in Fiore CCXXVIII 9 designa genericamente l' " equipaggiamento " tradizionale del pellegrino, cioè bordone e scarsella, ed è usato con doppio senso osceno. In Pg XXIX 52 il bello arnese che fiammeggiava... / più chiaro assai che luna per sereno, è " il bell'ordine dei candelieri " (Lombardi) che nel Paradiso terrestre " si compongono all'occhio in un'immagine d'insieme, e valutati nell'unità del loro significato concettuale e simbolico " (Sapegno).