ALTOVITI, Arnaldo
Figlio di Palmieri e di Mingarda Ferrucci, nacque negli ultimi decenni del sec. XIII e sposò Fioretta Bardi. Percorse a Firenze la carriera politica fino ai più alti gradi. Il primo incarico di cui si ha notizia (1338) fu quello di ambasciatore a Siena; ma il fatto di maggior rilievo della sua attività politica sta nell'aver partecipato alla congiura contro il duca di Atene e alla sua espulsione da Firenze (1343), fatto che gli valse l'onore del cavalierato.
L'A. ebbe poi diversi incarichi: fu ambasciatore a Castel della Pieve, nel 1349, per un trattato con Bologna, Perugia e Siena, contro le bande di ventura; nel febbraio era stato camerlengo della Camera e nell'agosto ambasciatore a Montepulciano e ufficiale di guerra contro gli Ubaldini, che infestavano il Mugello; preparò un trattato di alleanza tra le città toscane contro Giovanni Visconti, che lui stesso sottoscrisse nel febbraio; nello stesso anno fu ambasciatore a Volterra. Il 1° marzo 1351 era ad Arezzo per incontrarsi con gli ambasciatori pontifici; nel 1352 ambasciatore a Perugia, incaricato di trattare una lega contro i Visconti (ad Arezzo) e di far pace tra Siena e Montepulciano. Nel 1353 trattò la pace tra gli Ordelaffi di Forli e i Malatesta di Rimini, e fu podestà di Perugia. Nel 1354 ricoprì la carica divicario di Scarperia. Nel 1356 fu dei gonfalonieri di compagnia e ambasciatore in Romagna. Nel 1357 dei Dodici Buonomini e nel 1358 dei Priori. Fu infine capitano di Pistoia nel 1359. Morì nel 1360.
Fonti e Bibl.: D. Velluti, La cronaca domestica,a cura di I. Del Lungo e G. Volpi, Firenze 1914, p. 196; Cronaca fiorentina di Marchionne di Coppo Stefani, in Rer. Italic. Script., 2 ediz., XXX, 1, a cura di N. Rodolico, p. 252; Le relazioni tra la Repubblica di Firenze e L'Umbria nei secoli XIII e XIV, a cura di G. Degli Azzi Vitelleschi, I, Perugia 1904, pp. 50, 58,59; II, ibid. 1909, pp. 89, 99; S. Ammirato, Istorie fiorentine, IV, Firenze 1824, pp. 67, 75, 88; L. Passerini, Genealogia e storia della famiglia Altoviti, Firenze 1871, pp. 128-129; D. Marzi, La cancelleria della Repubblica fiorentina, Rocca S. Casciano 1910, pp. 653, 673, 681, 692.