Hary, Armin
Germania • Quierschied (Saar), 22 marzo 1937 • Specialità: Velocità
È stato il primo velocista non di lingua inglese a vincere una medaglia d'oro olimpica sui 100 m, ma è stato soprattutto il primo a correre i 100 m in 10″. Figlio di un minatore, inizialmente praticò il decathlon, poi si accorse delle sue doti di velocità e si dedicò allo sprint. Aveva un avvio talmente veloce che molti lo accusavano di essere un 'ladro' di partenze: in realtà aveva tempi di reazione fuori del comune (il neurofisiologo Herbert Reindell dopo uno studio accurato concluse che aveva riflessi quattro volte più veloci della media), ma la differenza era soprattutto nella sua fenomenale capacità di accelerazione nei primi metri. Nel 1957, sotto la guida tecnica di Bertl Sumser, correva già i 100 m in 10,4″, nel 1958 vinse il titolo europeo in 10,3″ con una partenza da molti giudicata 'rubata'. Nello stesso anno a Friedrichshafen, sul Lago di Costanza, corse in 10″, ma la pista, anzi la corsia, dove fu disputata la prova aveva una pendenza di 10,9 cm ‒ 9 mm in più del consentito ‒ e il record non venne omologato. Il 21 giugno 1960 al Letzigrund di Zurigo corse di nuovo i 100 m in 10″, ma la gara venne annullata perché lo starter ammise di non essere riuscito a sparare il secondo colpo pur avendo Hary commesso una falsa partenza. Dopo mezz'ora si partì di nuovo e con un nuovo starter e Hary ottenne un altro 10″; questa volta sembrò tutto regolare anche se il tempo automatico fu di 10,25″. Ai Giochi di Roma del 1960 era tra i personaggi più attesi e non fallì: in finale gli fu attribuita una falsa partenza, ma mantenne la calma e conquistò il titolo olimpico sull'americano Dave Sime. La Germania, favorita dalla squalifica degli Stati Uniti, vinse anche l'oro nella 4x100 m con Hary in seconda frazione. Nel 1961 dopo un incidente di auto decise di ritirarsi. Tornò agli onori delle cronache nel 1981 quando fu coinvolto in uno scandalo edilizio e scontò cinque mesi di prigione.