armare
. Il verbo, esclusivo della poesia, trova largo impiego nell'opera dantesca con notevole varietà di usi e di significati, sia propri che figurati e traslati; nel senso di " fornire di armi " in alcuni participi passati, generalmente con valore di aggettivo: lf XII 56 corrien centauri, armati di saette (il solo caso in cui al verbo segue la specificazione dell'arma, in senso materiale, di cui si è provvisti); Pg XII 32 vedea Pallade e Marte, armati ancora, intorno al padre loro; Fiore CXXVIII 12 E' non menar co llor già gente armata. Così anche in If IV 123 vidi... / Cesare armato con li occhi grifagni, in cui però il participio sembra avere il più ampio valore di " in pieno assetto di guerra ", evidentemente con riferimento agli " Elisi dell'Eneide [in cui] le ombre degli eroi hanno ombre di armi, di aste, di carri " (Torraca); mentre in Rime CXVI 75 l'armato cor da nulla è morso, è usato piuttosto nel senso figurato di " corazzato ", " munito ", " protetto ". Ancora con il significato di " munire ", ma con implicita l'idea del " recar offesa ", a. è invece usato in If XVII 27 la venenosa forca [della coda di Gerione] / ch'a guisa di scorpion la punta armava.
In tutti gli altri casi il verbo è usato in forma riflessiva, di solito nel senso di " provvedersi di armi " morali, o almeno simboliche (come in Fiore CXXVII 13 e CXXVIII 2), o di " premunirsi ", " prepararsi a fronteggiare un'azione o una situazione "; solo in Pd XIX 144 beata Navarra, / se s'armasse del monte che la fascia!, ha il significato di " avvalersi per la difesa ", e quindi di " chiudersi, organizzarsi in difesa ". Così nell'avvertimento di Maometto a fra' Dolcino, in If XXVIII 55 Or dì a fra Dolcin dunque che s'armi / ... di vivanda, ha il valore di " provvedersi di vettovagliamenti " e quindi " premunirsi " per fronteggiare la stretta di neve che avrebbe perduto il frate novarese. Invece in XXXIV 21 ecco il loco / ove convien che di fortezza t'armi, e in Pd XVII 109 di provedenza è buon ch'io m'armi, è specificato che bisogna " munirsi " nel primo caso di coraggio, per sopportare la vista di Lucifero, nel secondo di previdenza e prudenza per evitare le conseguenze di un comportamento avventato. Infine in Pd XXIV 46 e 49 Sì come il baccialier s'arma e non parla / ... così m'armava io d'ogne ragione, il verbo, ripetuto nei due termini della similitudine, è usato nel senso figurato di " preparare le armi dialettiche ", gli argomenti, per una discussione. V. anche RIARMARE.