PIZZINATO, Armando
Pittore, nato a Maniago (Udine) il 7 ottobre 1910; ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove insegna dal 1940. Espone dal 1932. Assai attivo a Roma e a Venezia, ha vinto numerosi premî nazionali. Dal 1943 al 1945, impegnato nella lotta per la Resistenza, interruppe il suo lavoro che riprese felicemente nel 1946 aderendo al Fronte Nuovo delle Arti.
Partito da esperienze espressionistiche di origine post-cubista, P. si impegna, specie dal 1946 al 1949, in un dialogo emotivo con l'oggetto, ch'egli traduce in una nitida scansione di piani e in un ritmo evocato dal colore, di tradizione veneta. Intorno al 1950, imposta soprattutto dall'istanza politica, si affaccia la tematica realista (XXV Biennale), ma la ricerca naturalistica è ancora assolutamente subordinata a un problema di sintesi espressiva che si realizza in una rigorosa scomposizione di piani e in un disegno fortemente dinamico. Sarà però la XXVI Biennale (1952) a rivelare la svolta decisiva dell'arte di P. in senso realistico (Scaricatori di sale, i Guardafili, ecc.). Il dinamismo interiore rimane pur sempre la nota più viva, anche se sopraffatto dalle preoccupazioni formali e contenutistiche. Ha anche eseguito decorazioni murali a mosaico e ad affresco (si ricorda il ciclo di affreschi, 1954-56, nella Sala del Consiglio del Palazzo della Provincia di Parma). Sue opere si conservano nelle gallerie d'Arte moderna di Roma, Milano, Venezia; al Museum of Modern Art di New York, ecc.
Bibl.: H. Vollmer, Allgem. Lexikon der bildenden Künstler des XX. Jahrh.s, III, Lipsia 1956, pp. 597 ss.; T. Sauvage, Pittura italiana del dopoguerra, Milano 1957, pp. 57, 73, 234, 335, 455 e passim.