Generale (n. Parigi 1801 - m. 1854). Combatté (1827) per l'indipendenza della Grecia; ripreso in servizio in Francia, fu inviato (1836) in Africa, dove si distinse alla presa di Costantina. Maresciallo di campo (1847), l'anno dopo fu richiamato in Francia, dove represse i movimenti rivoluzionarî; di ritorno in Algeria, vi ottenne (1851) il comando in capo delle operazioni contro le tribù della Piccola Cabilia, che riuscì a sottomettere. Ministro della Guerra, favorì il colpo di stato di Luigi Napoleone del 2 dicembre. Ne fu ricompensato (1852) col titolo di maresciallo di Francia e la carica di grande scudiere. Scoppiata la guerra di Crimea (1854-56) ebbe il comando dell'esercito francese d'Oriente: dopo la campagna di Dobrugia, sbarcò in Crimea, e riportò, con l'aiuto degli Inglesi, la vittoria di Alma (1854). Colpito dal colera, morì sulla nave che lo riconduceva in patria. Il fratello ne pubblicò, post., le Lettres, 1832-1854 (2 voll., 1855).