Fisico francese (Parigi 1819 - Venteuil, La-Ferté-sous-Jouarre, 1896); membro dell'Accademia delle scienze (1860) e del Bureau des longitudes (1878); socio straniero dei Lincei (1883). Si occupò dapprima di questioni di tecnica fotografica, allora agli inizî; applicò poi la teoria ondulatoria della luce a numerose ricerche sperimentali sui fenomeni d'interferenza luminosa. Nel 1849 ideò un metodo per la misurazione della velocità della luce, noto come "metodo della ruota dentata". Successivamente determinò la velocità di propagazione dell'elettricità nei conduttori. Qualche anno dopo, per la prima volta, applicò il metodo interferometrico alla misurazione della dilatazione dei cristalli. Nel 1851 eseguì una famosa esperienza, che porta il suo nome, per determinare l'influenza esercitata da un mezzo ottico in movimento sulla velocità della luce che in esso si propaghi, pervenendo alla scoperta del fenomeno oggi ricordato come effetto Fresnel-Fizeau (v. Fresnel, Augustin-Jean).