ARKESILAS (᾿Αρκεσίλας, Arcesilas)
Pittore greco, figlio di Tisikrates, ricordato da Plinio (Nat. hist., xxxv, 146) tra i pittori di terz'ordine, senza accenno né alla patria né ad alcuna opera. Poiché, però, si sa da Plinio (Nat. hist., xxxiv, 83) che Tisikrates fu allievo di Eutikrates sicionio, è possibile, con qualche attendibilità, considerare A. come un pittore della scuola sicionia, della fine del IV sec. a. C., e identificarlo con l'A. che Pausania (1, 3) ricorda come autore di una pittura nel santuario di Atena e Zeus al Pireo; in essa appariva il generale Leostene (che Diodoro - 18, 13 - dice esser morto nel 323 a. C.) insieme ai figli, dedicanti dell'opera. All'identificazione non contrasta il fatto dell'attività ad Atene, perché la scuola sicionia ebbe sempre frequenti contatti coll'Attica.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. griech. Künstl., II, Stoccarda 1889, 157; O. Rossbach, in Pauly-Wissowa, II, 1896, c. 1169, s. v., n. 2; B. Sauer, in Thieme-Becker, II, 1908, p. 110, s. v.; E. Pfuhl, Mal. u. Zeichn., Monaco 1923, II, p. 734; A. De Capitani, La grande pittura greca, Milano 1945, p. 63; S. Ferri, Plinio il Vecchio, Roma 1946, p. 205.